Gonzaga: i Luoghi della Memoria

Ultima modifica 24 aprile 2024

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Gonzaga, Palidano e Bondeno, con i loro monumenti, le lapidi e i cippi rappresentano la Storia Vivente; testimoni del tempo e nel tempo della nostra Italia. Dobbiamo mantenere il rispetto di questi simboli e difenderli per non perdere la memoria della nostra Storia e il ricordo dei nostri Partigiani e con essi la ragione stessa del nostro sentirci Popolo e Comunità. Le ideologie possono trasformarsi o anche estinguersi, le coscienze possono disperdersi, ma i monumenti restano lì fermi, immobili a ricordare a tutti noi il valore e l’esempio di coloro che hanno lottato per la Democrazia, per la Costituzione e per la Pace. È questo il senso profondo del rendere omaggio a questi luoghi in particolari date che rappresentano le tappe salienti della nostra Storia. (Anna Pezzella, Presidente ANPI - Sezione di Suzzara, Motteggiana e Gonzaga)

Ogni anno, le celebrazioni per la Festa della Liberazione ci permettono di riflettere su quello che, a tutti gli effetti, è uno degli snodi fondamentali della nostra storia nazionale, e contemporaneamente ci spronano a compiere un passo ulteriore. Non dimenticare è importante, ma ricordare lo è ancora di più, poiché il richiamare alla memoria presuppone un aspetto durativo dell’azione, oltre che il concretizzarsi di un atto legato ad una certa partecipazione affettiva. Tutti noi dobbiamo sentirci coinvolti nel recupero e nel rafforzamento dei valori legati alla Lotta di Liberazione: libertà, democrazia e pace sono concetti che non possono e non devono mai essere dati per scontati, in quanto il rischio che si corre, è quello di indebolirli e decretarne una sostanziale dissoluzione. Gonzaga è parte del gigantesco puzzle che compone la Liberazione dal nazi-fascismo. Anche nel nostro territorio si è combattuto e si è donato la vita per rendere l’Italia una nazione migliore. Anche Gonzaga ha vissuto storie appassionate ed appassionanti, che rivivono in tutti i Luoghi della Memoria presenti nel nostro Comune. Troppo spesso, nel volgere l’attenzione al quadro d’insieme non riusciamo a cogliere i dettagli che rendono grande un’opera, i singoli avvenimenti a noi più vicini, le azioni che hanno reso il nostro territorio degno di essere vissuto. Ogni volta che ci troviamo in uno di questi luoghi, dovremmo prenderci un minuto per riflettere e per ascoltare: i nostri padri, le nostre madri, i nostri fratelli e le nostre sorelle, che erano stanchi della guerra, della dittatura e dell’occupazione, ci parlano. Queste persone hanno scelto di spendere energie e passioni, di rischiare e perdere la vita, hanno consegnato alle generazioni future il dono più grande che si possa ricevere: la libertà. Ogni volta che ci troviamo in uno di questi luoghi, dovremmo a nostra volta regalare un sorriso di ringraziamento, per non spezzare quel filo invisibile che ci lega ad una delle pagine più belle della nostra storia. (Marco Mondini, Bibliotecario)

Questa pagina, nata da una mostra fotografica realizzata dal Circolo arci Laghi Margonara e donata al Comune nel 2009, intende illuminare i Luoghi della Memoria presenti a Gonzaga. Il nucleo originale di scatti fotografici di Diego Barbieri, integrato dal prezioso contributo di Paolo Bernini, ci riconsegnano le storie legate alla nostra terra, ci commuovono e ci fanno riflettere, ma soprattutto, grazie all’esercizio della memoria, ci fanno sentire orgogliosi di essere figli di Gonzaga.

 

Bondeno, 1922

Erminio Malagutti, Attilio Sacchi e Antonio Grappelli furono uccisi dallo squadrismo fascista. Una lapide, presso la ex Scuole Elementare di Bondeno, ricorda la loro scomparsa.

Bondeno, 1922

Fotografia di Paolo Bernini

Palidano, 28 Novembre 1944

Esplosione durante lo scarico di munizioni da un camion tedesco. Morirono 10 operai: Bertolotti Giovanni di anni 16, Farramola Alberto di anni 33, Giorgi Oddone di  anni 17, Lodi Gino di anni 18, Lui Silvio di anni 21, Nosari Bruno di anni 21,  Nosari Ivo di anni 19, Nosari Pierino di ani 40, Predoni Alfio di anni 36, Truzzi  Arrigo di anni 17.

Palidano, 28 Novembre 1944

Fotografia di Diego Barbieri

Gonzaga, 19-22 Dicembre 1944

La Battaglia Partigiana di Gonzaga. Furono liberati i prigionieri detenuti nella Scuola Elementare e destinati ai campi di lavoro in Germania. Morirono nello scontro 2 partigiani: Garagnani Alcide detto “Scarpone” e Alexander Nakorcemi Klimentievic detto “Alessandro”, di nazionalità sovietica. Morì inoltre Pierina Binacchi, che si trovava casualmente sul posto. Durante la battaglia furono uccisi 12 militari tedeschi e 5 militari della Guardia Nazionale Repubblicana.

Gonzaga, 19-22 Dicembre 1944

Opera realizzata dal maestro William Todde - Fotografia di Diego Barbieri

Gonzaga, 22 Dicembre 1944

Rappresaglia tedesca, condannati a morte 7 patrioti. Presso il Poligono di tiro di Gonzaga furono fucilati i condannati a morte: Barbi Aldo di anni 34, Ferrari Aldo di anni 30, Roncada Ugo di anni 30, Bardini Igino di anni 25, Ferrari Fortunato di anni 36, Vasco Zucchi di anni 28. Brandolin Bruno di anni 18, venne fucilato a Mantova il 4 marzo 1945.

Gonzaga, 22 Dicembre 1944

Fotografia di Diego Barbieri

Palidano, 7 Marzo 1945

Bombardamento notturno della Corte Rovere, casa e stalla. Morirono 14 persone: Bernini Maria di anni 48, Bertolini Desdemone di anni 38, Coscelli Antenisca di anni 37, Lasagna Sergio di anni 14, Maestri Enrico di anni 4, Maestri Giuseppe di anni 73, Maestri Renzo di anni 6, Pecchini Adua di anni 8, Pecchini Bruno di anni 40, Pecchini Carolina di anni 9, Pecchini Franco di anni 3, Pecchini Rina di anni 10, Pecchini Rino di anni 7, Pecchini Stamura di anni 14. Edificio non più esistente, crollato in seguito al sisma del 2012.

Palidano, 7 Marzo 1945

Fotografia di Diego Barbieri

Palidano, 28 Marzo 1945

Bombardamento di una casa nei pressi del centro abitato. Morirono 9 persone: Aldrovandi Francesco di anni 19, Benatti Valentino di anni 21, Bigliardi Gastone di anni 22, Davoglio Vando di anni 24, Fiaccadori Vaifro di anni 20, Guandalini Alvise di anni 53,   Leoni Giuseppe di anni 19, Montaldi  Olindo di anni 19, Mora Zuma di   anni 17, Pelosi Angelo di anni 51,  Pirondini Artibano di anni 29.

Palidano, 28 Marzo 1945

Fotografia di Diego Barbieri

Palidano

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Fotografia di Diego Barbieri

Gonzaga

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Fotografia di Diego Barbieri

Bondeno

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Monumento ai caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Fotografia di Diego Barbieri

Gonzaga

Cimitero. Cappella monumentale costruita nel 1995 con sottoscrizione pubblica per ricordare tutti i caduti nella Prima Guerra Mondiale, nella Seconda Guerra Mondiale, i patrioti  della Guerra di Liberazione, i morti  civili. Libia, 1911-1914: 3 vittime. Prima Guerra Mondiale: 172 vittime. Seconda Guerra Mondiale: 62 vittime. Rappresaglia, 1944: 7 vittime. Civili: 52 vittime.

Cimitero

Fotografia di Diego Barbieri

Bondeno, Marzo 1945

Benatti Carlo morì durante un mitragliamento avvenuto il 5 marzo 1945. Nello stesso periodo vi fu il bombardamento notturno, senza vittime, di una casa in Piazza IV Novembre e del cimitero.

Partigiani gonzaghesi caduti fuori Comune

Crotti Arturo, in provincia di Novara. Azzari Luigi, a San Girolamo di Guastalla. Cremonini Enzo, a Santa Croce di Correggio. Moretti Giuseppe, a Spinello di Santa Sofia in provincia di Forlì. Minelli Alfio (Capitano dei Bersaglieri), fucilato dai tedeschi a Cefalonia in Grecia.

Partigiani gonzaghesi caduti dopo la Liberazione

Farbene Tonino, durante la Resistenza Jugoslava il 26 Aprile 1945. Giubertoni Eler Valentina detta “Maria”, morta il 17 Agosto 1945 in seguito alle percosse e alle torture subite nelle prigioni fasciste.

Bibliografia


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