Basilica Minore di San Benedetto Abate

La chiesa di San Benedetto Abate è la parrocchiale di Gonzaga, in provincia e diocesi di Mantova; fa parte del vicariato di Sant'Anselmo.
Indirizzo Via M. Canossa, 14, 46023 Gonzaga MN
Punti di contatto
Cap 46023
Modalità di accesso

Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.

Nel 1089 la piccola cappella dedicata a San Benedetto fu demolita e sostituita con una chiesa di notevoli dimensioni (44 metri di lunghezza), a tre navate, con transetto e terminante con tre absidi semicircolari. Tale edificio si inserisce nell'architettura romanica padana, pur subendo influssi d'oltralpe. Parte della primitiva struttura e decorazione (2 absidi, il presbiterio, parte del transetto) rimane nell'attuale chiesa parrocchiale, modificata però nel corso dei secoli e principalmente nel 1534 (ricostruzione delle navate), 1868 (consolidamento, decorazioni interne e rinnovo della copertura) e 1925 (facciata in falso "stile romanico" per la cui realizzazione fu demolito il protiro originale). Di un certo pregio sono i quadri, in particolare la pala centrale che rappresenta la Vergine, il Bambino, San Benedetto e San Giovanni, della Scuola di Giulio Romano. Alcune immagini, che riproducono santi Carmelitani, provengono probabilmente dall'ex Convento posto nell'area della Fiera e soppresso nel XVIII sec. Tra questi l'immagine della Madonna dei Miracoli, una piccola tela del sec. XV posta su un altare costruito alla fine del '700. L'altare maggiore, in marmi policromi risale al 1781.

La Chiesa di San Benedetto Abate fa parte delle chiese matildiche dell'Oltrepò mantovano, erette sul finire dell'XI secolo in stile romanico.
Sempre per opera di Matilde, la Chiesa passò alle dipendenze del Monastero di San Benedetto in Polirone, dopo che il clero secolare era stato cacciato per cattiva condotta.
Verso la fine del Quattrocento la Chiesa fu officiata dai monaci di Polirone, trasformandosi così da chiesa monastica a chiesa parrocchiale. Nel Cinquecento l'originaria struttura romanica subì interventi di restauro, come la ricostruzione delle navate e della parte anteriore della Chiesa (1534), voluti dal canonico Francesco Recordati.
La Chiesa fu in seguito arricchita da pregevoli dipinti attribuibili alla Scuola di Giulio Romano, alcuni dei quali provenienti dalla distrutta chiesa del vicino Convento di Santa Maria.
Nei secoli successivi la Chiesa subì altri interventi, come il rinnovo della copertura (seconda metà dell'Ottocento) e, più recentemente (1925), la realizzazione di una facciata in stile neoromanico.
L'edificio, come tanti altri monumenti del territorio, ha subìto gravi danni a seguito degli eventi sismici del 2012.
Oggi il restauro è completo e la Chiesa è utilizzata per le funzioni religiose e, occasionalmente, per visite guidate.

Dal 9 giugno 2020, ha il titolo di Basilica minore.

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