Descrizione
Un po' di storia
La data di costruzione di Villa Canaro viene fatta risalire all'anno 1468, ad opera dell'architetto fiorentino Luca Fancelli, per volere della famiglia Gonzaga, nella zona detta "canaro" da "luogo da canne palustri", come residenza di campagna e di rappresentanza: pare, infatti, che il 24 Marzo del 1530, ospitasse per una notte Carlo V d'Asburgo che, reduce dall'incoronazione a Imperatore, a Gonzaga, si era incontrato con il Marchese Federico II, prima di recarsi a Mantova per innalzarlo al rango di Duca dell'Impero.
Nel corso del XVI secolo, la proprietà potrebbe essere passata dai Gonzaga ai Nerli, perchè questi ultimi, negli atti notarili, risultano come proprietari del "Palazzo detto Canaro" almeno a partire dal 1609. Durante gli stessi anni la splendida dimora venne ulteriormente innalzata, ricavando al centro di essa un largo e arioso salone, a doppio volume, con balaustra e ampio vestibolo, successivamente affrescato dal pittore di orgine carpigiane Pietro Mazzoccoli, autore anche dei dipinti presenti nel Convento di Santa Maria. In quest'epoca esisteva anche un ampio stradone alberato che collegava il Palazzo di Villeggiatura alla chiesa parrocchiale, partendo dal meraviglioso arco a tre fornici, visibile tutt'oggi, che rappresentava l'ingresso monumentale alla proprietà.
Il Palazzo, rimase di proprietà della famgilia Nerli fino al 1815, quando il Marchese Antonio Nerli, in concorso con il figlio Francesco-Orazio, vendette il fondo Canaro (Palazzo e Fondo rustico) ai Signori Molardi Bartolomeo e Pietro del fu Giacomo, abitanti a Gonzaga, che lo tennero fino al 1919 quando la Villa venne acquistata dalla famiglia Fulghieri, che successivamente la cedette al Comune di Gonzaga e da qui arrivò alla famiglia Giovannini e poi, nel 1985, ai Pavaini/Lugli, attuali proprietari dell'immobile e fautori del restauro conclusosi nel 2017.
Bibliografia:
- Gonzaga Gonzaga / a cura di Mario Cadalora (Artioli, 1990);
- Notizie e relazione informativa sul Palazzo del Canaro (in Villa Canaro oggi) / a cura di Dott. Proc. Giacomo Bigi Pedroni Molardi (1982).
Credits:
Le fotografie sono di Eloisa Ruffi e Enzo Mesoraca.
Modalità d'accesso
Ingresso non accessibile in sedia a rotelle.